Inclusione lavorativa dei migranti per ragioni di protezione
In collaborazione con
Rete Migrazioni e Lavoro
e
L’inclusione socioeconomica dei migranti, e in particolare dei beneficiari di protezione internazionale, rappresenta un elemento cardine per massimizzare i vantaggi economici dell’immigrazione e ridurne gli impatti negativi, oltre che evidentemente per la qualità della convivenza e della democrazia.
Favorire i processi di rapida integrazione di persone, come i richiedenti asilo e i rifugiati, spesso fortemente provate dai loro tortuosi tragitti migratori, ma forse proprio per questo portatrici di competenze e potenzialità che potrebbero rivelarsi strategiche, è una sfida tanto impegnativa quanto imprescindibile.
In questo scenario, come bene insegna l’esperienza internazionale, gli attori della società civile e le istituzioni locali, ma soprattutto le imprese e le altre organizzazioni del mondo del lavoro, svolgono un ruolo strategico.
Anche in Italia, sfidata per la prima volta nella sua storia recente da una drammatica emergenza profughi, questi attori hanno ideato e avviato, su tutto il territorio nazionale, esperienze preziose e innovative di sostegno all’inclusione socio-lavorativa di migranti e beneficiari di protezione internazionale.
Dare visibilità a queste esperienze è quanto mai importante. Consente infatti di favorire la loro reciproca conoscenza e l’attivazione di sinergie, così da ottimizzare l’impatto delle risorse messe in campo e promuovere la generazione di circoli virtuosi. Inoltre, sul piano civico, permette di dare testimonianza dell’impegno quotidiano che molti soggetti mettono nella creazione delle basi di un modello di integrazione e di sviluppo sostenibile.
La Fondazione ISMU, in collaborazione con l’associazione Robert F. Kennedy Human Rights Italia e la Rete Migrazioni e Lavoro ha avviato la costruzione di un repertorio delle iniziative promosse da aziende, istituzioni pubbliche, realtà del terzo settore e organizzazioni del lavoro. Siamo interessati, in particolare, alle esperienze – già consolidate o ancora in fase di avvio – nei seguenti campi:
- Orientamento alla ricerca attiva del lavoro
- Bilancio e riconoscimento delle competenze
- Matching domanda/offerta di lavoro
- Tirocini e accompagnamento al lavoro
- Job creation e auto-imprenditorialità
- Rafforzamento delle competenze, alfabetizzazione ed educazione civica come strumenti per l’inserimento lavorativo
- Formazione e sviluppo professionale
- Diversity management e valorizzazione della diversità culturale e religiosa
- Welfare aziendale e responsabilità sociale d’impresa.
Invitiamo tutti i promotori e i responsabili di queste iniziative a segnalarcele compilando il breve modulo QUI.
Appena possibile sarete contattati dai responsabili del repertorio per concordare quali informazioni e quali materiali (es. report di sintesi, documenti promozionali, testimonianze, ecc.) rendere visibili attraverso questa iniziativa.
retemigrazionielavoro@gmail.com
Immagine di Daniele Robotti.