Il Piano d’azione per la protezione dei minori migranti (2017-2019)
Il Consiglio d’Europa ha adottato un Piano d’azione per la protezione dei minori migranti (2017-2019)
Il 19 maggio 2017, a Cipro, i 47 Stati che compongono il Consiglio d’Europa, riuniti in occasione della 127ª Sessione del Comitato dei Ministri degli Esteri, hanno adottato un Piano d’azione per la protezione dei minori rifugiati e migranti (2017-2019) (Action Plan on Protecting Refugee and Migrant Children in Europe 2017-2019).
Il Piano d’azione, che sarà coordinato dal Rappresentante speciale per le migrazioni e i rifugiati del Segretario generale del Consiglio d’Europa, l’Ambasciatore Tomáš Boček, ha come obiettivo quello di affrontare i principali problemi individuati nel Rapporto tematico sui minori migranti e rifugiati, preparato dallo stesso Boček, nel corso del 2016, dopo aver effettuato 4 missioni: Grecia e Macedonia; Turchia; Francia (Calais e Grande-Synthe) e Italia.
Il Piano d’azione propone misure di sostegno concreto agli Stati membri a tutti i livelli del processo migratorio, con un’attenzione particolare per i minori non accompagnati, e si pone tre obiettivi principali:
- garantire ai minori l’accesso ai diritti e implementare procedure a misura di minore;
- fornire un’effettiva protezione ai minori migranti;
- migliorare l’integrazione dei minori destinati a restare in Europa.
Le misure da adottare per favorire la protezione dei minori rifugiati e migranti comprendono:
- nuove linee guida riguardanti l’accertamento dell’età e la nomina di un tutore;
- provvedimenti alternativi alla detenzione;
- l’elaborazione di un manuale per promuovere sia la diffusione di informazioni comprensibili ai minori sia percorsi di formazione sulle procedure che tengano conto delle esigenze dei minori.
Contribuiranno all’applicazione del Piano d’azione diversi settori del Consiglio d’Europa, tra cui, in particolare, quelli che si occupano dei diritti dell’infanzia, dell’istruzione, dello sport, della partecipazione giovanile e dei mass media. Il Piano d’azione prevede inoltre la complementarietà e la cooperazione con l’Unione europea e con altri partner istituzionali.