Le acquisizioni di cittadinanza in Italia: un trend in crescita
di Alessio Menonna, ottobre 2017
In Italia, record dopo record, le acquisizioni annue di cittadinanza italiana sono aumentate velocemente da 101mila durante il 2013 a 130mila nel 2014 e a 178mila durante il 2015, per raggiungere il numero di 202mila durante il 2016 ovvero esattamente il doppio di quattro anni prima; mentre solamente un decennio prima, nel 2006, erano state 35mila, poco più di un sesto di quante concesse nel 2016; e quindici anni fa, nel 2002, erano appena 12mila.
In questo contesto, se consideriamo il panorama europeo l’Italia è peraltro – pur ad attuale “restrittiva” legge vigente – nettamente prima in Europa per numero di cittadinanze concesse durante il 2015, ultimo anno disponibile in cui è possibile un confronto internazionale secondo Eurostat, a fronte di non più di 118mila cittadinanze concesse nel Regno Unito, 114mila sia in Spagna che in Francia, e 110mila in Germania, con tutti gli altri Paesi dell’Unione su numeri ancora inferiori (sesta è la Svezia con 49mila, poi ad ancora maggior distanza Belgio e Paesi Bassi con 27-28mila a testa).
In forte aumento in Italia in controtendenza in un momento storico in cui invece le concessioni di cittadinanza nell’area dell’Unione Europea stanno peraltro invece negli ultimi anni generalmente diminuendo.