21 marzo 2017: Giornata internazionale contro il razzismo
-
21 marzo 2017
Razzismo e discriminazioni sono fenomeni in crescita in Italia e negli altri paesi europei, come dimostrano i risultati del Discussion Paper Fighting discrimination on the ground of race and ethnic origin pubblicato da EQUINET nel 2016, la rete che riunisce 46 equality bodies in 34 paesi europei (http://www.equineteurope.org/Equinet-publishes-discussion-paper-on-Fighting-Discrimination-on-the-Ground-of).Tale report ricorda come, ad oggi, la discriminazione su base etnica e razziale rimane una delle forme di discriminazione più diffuse. In Europa, inoltre, i Rom sono tra i gruppi più esclusi e marginali della società.
Tra i principali risultati del paper, in particolare, leggiamo:
- l’operato degli equality bodies è efficace solo qualora siano loro garantite adeguate risorse economiche e indipendenza di azione. Ricordiamo che l’equality body italiano è l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), istituito con il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215, di recepimento della direttiva comunitaria n. 2000/43 CE ;
- 12 dei 19 equality bodies che hanno partecipato al survey riferiscono di un discorso pubblico caratterizzato da toni sempre più aspri e aggressivi nei confronti dei rifugiati e dei migranti;
- si registra una crescente diffusione di una informazione mediatica negativa e distorta, affiancata da discorsi politici xenofobi.
- 17 dei 19 equality bodies hanno segnalato come i Rom sono il gruppo che più di tutti gli altri si trova in condizioni particolarmente vulnerabili.
Infine concludiamo con una citazione di Pierre-André Taguieff che ci avverte di prestare attenzione non solo alle forme più evidenti di razzismo – alle quali abbiamo tristemente assistito nelle recenti cronache italiane – ma anche a quelle più nascoste e sottili.
Occorre […] identificare e analizzare le nuove forme argomentative e pratico-sociali di razzismo, le quali non sempre risultano evidenti a uno sguardo ingenuo. Il razzismo, infatti, innanzitutto non appare mai allo stato puro, ma sempre in modo mascherato. […] Il razzismo si presenta sempre meno sotto forma di teoria esplicita, o sotto forma di atti flagranti accompagnati da chiare rivendicazioni o legittimazioni, come se si trattasse, dunque, di una dottrina razziale espressa in una serie di tesi immediatamente decodificabili e, quindi, condannabili. Ci troviamo, dunque, di fronte al problema del razzismo implicito.
(Taguieff, Il razzismo. Pregiudizi, teorie, comportamenti, Raffaello Cortina Editore, 1999: 47-48).