12 ottobre 2016: seminario “Frontalieri, l’esercito impotente”
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SEMINARIO
Fondazione ISMU e BiblioLavoro
in collaborazione con il Centro Studi Emigrazione di RomaVi invitano al seminario
Frontalieri, l’esercito impotente
in occasione della pubblicazione del volume
Non avete pane a casa vostra? Mezzo secolo di frontalierato italo-svizzero (1965 – 2015)
a cura di Guido Costa, ed. BiblioLavoro, 2016Mercoledì 12 ottobre 2016 – ore 17.00-19.00
Sala Europa
c/o Centro Documentazione Fondazione Ismu
via Galvani 16 – MilanoIntroduce
Laura Zanfrini, Responsabile del Settore Economia e Lavoro, Fondazione Ismu, professore ordinario di Sociologia delle migrazioni, Università Cattolica di MilanoProiezione del video
Non avete pane a casa vostra?, Testimonianze della migrazione economica giornaliera tra Italia e SvizzeraNe discutono
Aldo Carera, Presidente di BiblioLavoro, professore ordinario di Storia Economica, Università Cattolica di Milano
Alberto Gandolla, responsabile dell’Archivio storico OCST (Organizzazione Cristiano-Sociale Ticinese), docente di Storia
Giancarlo Bosisio, primo responsabile dell’Ufficio Frontalieri dell’OCSTCoordina
Guido Costa, Giornalista, curatore del volumeMODULO DI ISCRIZIONE
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LEGGI IL COMMENTO DI LAURA ZANFRINI AL REFERENDUM SVIZZERO SUI FRONTALIERI
L’esito del referendum tenutosi domenica 25 settembre in canton Ticino è l’ennesimo emblema di quello che più volte abbiamo definito il “paradosso irrisolto” nella tormentata vicenda dell’immigrazione in Europa. A ben guardare, infatti, al di là del suo significato politico – una pressione sul governo elvetico, priva di effetti immediati e probabilmente anche nel lungo termine, atteso che è del tutto improbabile che la Svizzera voglia rinegoziare l’accordo sulla libera circolazione sottoscritto con l’Unione europea -, la vittoria delle forze schierate a favore di un diritto di precedenza per il personale residente appare del tutto in linea con le aspettative radicate nell’opinione pubblica europea. Ancora oggi, infatti, oltre mezzo secolo dopo l’invenzione della figura del Gastarbeiter, il lavoratore ospite, quasi tutte le legislazioni europee regolano il diritto ad immigrare sulla base di un principio di indisponibilità, ovvero stabilendo che la priorità nelle assunzioni debba essere riservata ai lavoratori – autoctoni o stranieri – residenti. Così generando un’inevitabile tensione con il principio delle pari opportunità, eretto a principio cardine per l’intero funzionamento istituzionale dei paesi dell’Unione. Ciò che spesso si sottovaluta è che è proprio l’idea di complementarietà tra manodopera autoctona e immigrata – ovvero l’aspettativa che quest’ultima possa candidarsi a ricoprire unicamente i posti di lavoro altrimenti vacanti -, intrinsecamente discriminatoria, a produrre quei fenomeni di dumping sociale di cui migranti e frontalieri sono gli involontari protagonisti.
È soltanto attraverso la promozione di un’effettiva uguaglianza di trattamento, nell’accesso alle opportunità lavorative e nei trattamenti contrattuali e retributivi, che è invece possibile contrastare i fenomeni di “concorrenza sleale” dei quali i lavoratori stranieri sono spesso accusati.
(Laura Zanfrini, Responsabile Settore Economia e Lavoro Fondazione Ismu)