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3 ottobre: Giornata per le vittime dell’immigrazione
Se nel 2015 i migranti deceduti nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa hanno costituito la quota maggiore tra tutte le morti sulle rotte migratorie a livello mondiale – oltre 3.700 vittime pari al 67% – a tre mesi dalla fine di quest’anno sono già 3.502 i migranti deceduti nelle acque del Mediterraneo, cioè una quota ancora maggiore, pari al 75% dei migranti deceduti in tutti il mondo (4.687 i morti sulle rotte migratorie irregolari mondiali tra il 1 gennaio e il 29 settembre 2016).
In particolare è estremamente pericoloso il viaggio per chi si imbarca sulle coste del Nord Africa e soprattutto in Libia per raggiungere i Paesi Europei: in questo tragitto del Mediterraneo Centrale sono deceduti infatti 3.054 migranti. Gli incidenti mortali in questa tratta risultano i più drammatici: se rapportati al totale dei migranti che sono sbarcati sulle coste italiane i dati indicano come ogni 1.000 migranti arrivati via mare 23 siano deceduti nel viaggio, proporzione molto superiore rispetto a quella relativa al tragitto verso le coste greche (2,3 migranti dedecuti ogni 1.000 sbarcati – dove i viaggi sono più brevi e le imbarcazioni meno pericolose).
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Dati e approfondimenti su Missing Migrants Project IOM