Per la giornata mondiale del rifugiato al via la nuova campagna social media #AllInForIIntegration
Milano, 20 giugno 2017
Oggi, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, le organizzazioni che lavorano congiuntamente al progetto internazionale di ricerca NIEM (National Integration Evaluation Mechanism) hanno avviato una campagna sui social media, #AllInForIntegration, al fine di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla necessità di mettere in campo politiche di integrazione più efficienti ed efficaci che meglio rispondano alle esigenze dei rifugiati.
Attraverso l’hashtag #AllInForIntegration, gli attivisti e i ricercatori che sostengono questa campagna hanno l’opportunità di far circolare e condividere alcune foto in cui esibiscono un cartello con lo slogan #AllInForIntegration.
Vengono sottolineate le numerose esperienze di integrazione, eperienze tra loro molto diverse ma meritevoli di attenzione e dagli effetti duraturi.
In Germania, alcune rifugiate siriane, per la prima volta nella loro vita, imparano ad andare in bicicletta: un’iniziativa che offre loro un senso di dignità e di indipendenza. In Grecia incontriamo figli di rifugiati che seguono corsi di informatica, mentre in Svezia i rifugiati afghani giocando a cricket. In Polonia, le persone sfuggite ai conflitti gestiscono ristoranti multiculturale, che è anche un luogo dove intessere relazioni sociali con la comunità ospite.
Va anche sottolineato come, stante la difficile sfida che impegna l’Unione Europea sul fronte dell’integrazione dei rifugiati e tenuto conto della talvolta ridotta collaborazione in tal senso da parte di alcuni Stati membri, molti risultati non sarebbero stati possibili senza l’aiuto di centianaia di ONG, di Istituzioni Pubbliche, di comunità locali e di singoli cittadini, che si sono spesi nello sforzo di contrastare il rischio di esclusione sociale e di marginalizzazione dei rifuguiati.
Oggi, nella Giornata Mondiale del Rifugiato, le organizzazioni della società civile e i centri accademici di 15 Stati membri dell’Unione Europea che hanno dato vita al progetto NIEM, di cui Fondazione ISMU è partner e referente per l’Italia, si propongono di sostenere con forza il ruolo dell’Unione Europea nel favorire un’agevole transizione dei rifugiati verso una nuova vita e nell’aiutarli ad acquisire un ruolo attivo nella società dell’UE. La parola d’ordine è: l’integrazione dei rifugiati è un compito da affrontare insieme e con il massimo coinvolgimento.
“Come mostrano i dati Eurostat, nel 2015 oltre un milione di stranieri ha fatto domanda per avere lo status di rifugiato nell’Unione Europea e più di 300 mila richieste sono state accolte. Tuttavia, ottenere tale riconoscimento non è che l’inizio di un lungo percorso verso una nuova vita sicura e dignitosa”, afferma Justyna Seges Frelak, responsabile del programma di politica migratoria dell’istituto polacco di Public Affairs, coinvolto nel progetto NIEM.
Per ogni rifugiato, l’ottenimento dello status (e talvolta lo stesso avvio della procedura per ottenerlo), segna l’inizio di un processo di adattamento alla nuova realtà della società ospite, che comporta affrontare quotidianamente sia nuovi bisogni, sia la ricerca di conoscenze e competenze che consentano di vivere in modo indipendente e costruttivo nel paese di accoglienza.
Un’altra ricercatrice dell’Istituto polacco di Public Affairs, Karolina Grot, sottolinea come un’efficace politica di integrazione non possa prescindere dalla collaborazione tra le comunità dei rifugiati e le diverse istituzioni, pubbliche e private, responsabili dell’implementazione di tali politiche.
“Accade spesso che scarichiamo il peso delle responsabilità circa il successo del processo di integrazione unicamente sui rifugiati, introducendo adempimenti eccessivi e diversi ostacoli. Talvolta dimentichiamo che l’integrazione è un processo bilaterale, che richiede comprensione reciproca e un continuo dialogo tra gli attori coinvolti”, spiega Karolina Grot.
La campagna #AllInForIntegration attiva sui social media vuole anche attrarre l’attenzione dell’opinione pubblica sul progetto di ricerca NIEM, attivato nel 2016.
Si ricorda che il National Integration Evaluation Mechanism (NIEM) è un progetto internazionale, destinato a durare sei anni, che si propone di formare gli attori chiave in tema di integrazione in 15 Stati membri dell’UE. Il progetto ha lo scopo di fronteggiare al meglio le attuali sfide e di accrescere i livelli di integrazione dei beneficiari di protezione internazionale.
“Vogliamo indagare sulle opportunità in tema di accesso alla cittadinanza, di formazione scolastica, di assistenza sanitaria, di partecipazione al mercato del lavoro e alla vita politica, che vengono offerte ai beneficiari di protezione internazionale nell’ambito dei Paesi dell’Ue. Ma vogliamo anche accertare in che misura tali aspetti della vita incidono sul grado di inserimento dei rifugiati nella società ospite”, chiariscono Justyna Seges Frelak e Karolina Grot, dell’Istituto polacco di Public Affairs, responsabile dell’implementazione del NIEM.
Niem coinvolge come partner le seguenti Organizzazioni e Istituzioni:
Institute of Public Affairs (Poland) – leading partner, the Bulgarian Council on Refugees and Migrants, Association Multi Kulti Collective (Bulgaria), ANTIGONE Information and Documentation Centre on Racism, Ecology, Peace and Non Violence (Greece), People in Need (Czech Republic), France Terre d’Asile (France), Menedék – Hungarian Association for Migrants (Hungary), Providus (Latvia) – Diversity Development Group (Lithuania), Peace Institute (Slovenia), CIDOB (Spain), The Foundation for an Open Society, Association Center for Public Innovation (Romania), Fondazione ISMU (Italy), Maastricht University (the Netherlands), Centro de EstudosSociais, University of Coimbra (Portugal), Malmö University (Sweden), Warsaw University (Poland), Polish Ministry of the Interior and Administration, Polish Ministryof Family, Labour and Social Policy, UNHCR Representation in Poland, UNHCR Regional Representation for Central Europe, Migration Policy Group.
Maggiori informazioni sulla campagna sociale:
https://twibbon.com/Support/allinforintegration-2
Per maggiori informazioni su NIEM:
www.forintegration.eu
Ufficio Stampa: Fondazione ISMU, Francesca Serva, tel. 02 67877926, cell. 335 5395695
ufficio.stampa@ismu.org, www.ismu.org
FB: fondazioneismu, Twitter: @Fondazione_Ismu
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Facebook: https://www.facebook.com/allinforintegration
Twitter: https://twitter.com/forintegration
Il progetto è cofinanziato dall’Asylum, Migration and Integration Fund nell’ambito del progetto “National Integration Evaluation Mechanism. Measuring and improvingintegration of beneficiaries of international protection”.