Irregolari in Italia? Oggi ai minimi storici

Irregolari: un andamento ondulatorio. Nei primi anni Novanta il numero di stranieri regolari e irregolari rispetto ai soggiornanti nel nostro paese era sostanzialmente equivalente. Mentre nel corso degli anni successivi la presenza dei primi è aumentata sostanzialmente, quella degli irregolari ha seguito un andamento ondulatorio dovuto alle grandi sanatorie. Oggi gli irregolari sono ai minimi storici (6% del totale pari a circa 300 mila unità), sia per effetto delle più recenti sanatorie, sia per la minor forza attrattiva del mercato del lavoro nel nostro paese, anche in corrispondenza dei settori più inclini ad accogliere mano d’opera irregolare

Irregolari, nel 2013 sono solo il 6% de totale

Nel 1991 erano il 47%
Integrando i dati disponibili relativi agli immigrati, la Fondazione Ismu ha ricostruito il numero di presenze straniere in Italia negli ultimi anni, fornendo anche valutazioni sul numero di irregolari nel soggiorno in chiave di serie storica. Così, se al 1° gennaio 1991 era senza autorizzazione al soggiorno in Italia il 47% degli stranieri, questa quota è dapprima scesa e poi più volte oscillata nel tempo in relazione ai vari provvedimenti sull’immigrazione, fino a risalire al 34% all’inizio del 2002.
La “grande sanatoria Bossi-Fini” di fine 2002 ha poi fatto scendere il tasso di irregolarità degli immigrati fino al 9% a inizio 2004, per poi risalire in due anni al 19% e ridiscendere al 10 con l’entrata della Romania e della Bulgaria nell’area di libera circolazione europea.
La quota di irregolari sul totale degli stranieri presenti ha raggiunto il 17% ad inizio 2008, per poi scendere al 10% durante tutto il 2009, al 9% al 1° gennaio 2011 e ai nuovi minimi del 7 e del 6% agli inizi degli anni 2012 e 2013.
In definitiva, a fronte di una situazione in cui venti anni fa era irregolare nel soggiorno quasi un immigrato su due, oggi le quote di irregolari sono alquanto basse. La drastica diminuzione si spiega negli ultimi anni dapprima con i decreti flussi che hanno agito da “sanatorie mascherate” e poi con la “sanatoria per colf e badanti” (2009), i “click days” (2011), il provvedimento di “emersione dal lavoro nero” (2012).

Per approfondimenti consulta I numeri dell’immigrazione