Immigrazione e futuro dell’Europa

Una seconda linea strategica riguarda il tema immigrazione e futuro dell’Europa. A tale scopo la Fondazione ISMU ha avviato nel 2016 una nuova unità di lavoro multidisciplinare con lo scopo di monitorare nel tempo questo particolare e cruciale rapporto. Tale scelta è stata motivata dal chiaro riconoscimento che le dinamiche dei flussi migratori verso l’Europa nel corso degli ultimi tre anni hanno messo a dura prova la capacità di risposta dell’Unione europea e in qualche misura la stabilità dell’Europa stessa. In particolare, sono spesso emerse difficoltà da parte dei diversi paesi europei nel condividere un orizzonte culturale comune e, nello specifico dell’immigrazione, di approntare sistemi di accoglienza e procedure di asilo sulla base di valori condivisi, nonché di mettere in atto meccanismi di burden-sharing volti ad alleviare la pressione sugli stati membri più esposti. Al contrario, a fronte di un timore di flussi incontrollati nel proprio territorio, la scelta di alcuni Stati è stata quella di reintrodurre i controlli alle proprie frontiere interne, arrivando a mettere in discussione il sistema di Schengen, cioè dire uno dei capi saldi del progetto europeo.

Inoltre, accanto alla nuova pressione migratoria (la cui natura è diversa rispetto all’immigrazione studiata nei decenni scorsi), i drammatici atti terroristici perpetrati in alcune città europee (da Parigi a Bruxelles a Nizza) hanno contribuito ad accrescere un sentimento di ansia e preoccupazione collettiva nelle società europee, riproponendo pressanti questioni circa l’integrazione delle minoranze, in particolare le popolazioni di fede islamica.  In un contesto di preoccupazione crescente e incertezza da parte dei governi nazionali e delle istituzioni europee sulla risposta da approntare, in numerosi Paesi europei si è assistito al rafforzamento di un sentimento collettivo critico nei confronti dell’UE, manifestatosi anche nella crescita di movimenti neo-nazionalisti. Alla luce di tale scenario questa attività di monitoraggio prenderà in esame le differenze socio-culturali esistenti dentro l’Unione Europea e fra questa e il resto del mondo, cercando di comprendere sia le radici storiche alla base del concetto di Europa sia, soprattutto in ordine al fenomeno migratorio, il grado di fiducia e di capitale sociale esistente tra i cittadini europei e le istituzioni comunitarie. Operativamente l’analisi e la riflessione comprenderà: raccolta sistematica di dati statistici connessi ai fenomeni migratori; politiche nazionali ed europee di immigrazione e di asilo; monitoraggio e analisi dei contesti politici nazionali. All’attività di monitoraggio si affiancherà un’attività di disseminazione dei risultati anche parziali e dell’analisi, tramite iniziative quali seminari e/o workshop nonché la produzione di prodotti da divulgare tramite il sito web della Fondazione

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