IsmuNews 48 – maggio 2014

1. Sbarchi da record: nei primi tre mesi del 2014 sono già arrivati in Italia 5,6mila profughi

Nello stesso periodo del 2013 sono stati solo 476
Da inizio anno al 4 marzo sono “sbarcate” in Italia 5,6 mila persone, di cui il 94% partite dalla Libia e il 98% giunte in Sicilia. Si tratta soprattutto di maliani, gambiani, somali, senegalesi, siriani ed eritrei, che però coprono solo poco più della metà d’un più ampio spettro di provenienze complessive. Dal 1° gennaio al 4 marzo dello scorso anno gli sbarcati erano stati invece 476, ovvero poco più di un dodicesimo di quanti registrati nello stesso periodo iniziale del 2014. L’aumento esponenziale degli sbarchi invernali si spiega in parte col fatto che le temperature di quest’inverno sono state particolarmente miti.
Allo scorso 4 marzo (2014?), inoltre, erano 10mila le presenze in carico ai vari Cda, Cara e Cpsa italiani — di cui 3,9 mila a Catania (Mineo) e 1,5-1,6 mila a testa a Crotone e a Bari — e ulteriori 469 nei Centri di Identificazione ed Espulsione.

 2. L’Unione Europea ha aumentato di 14 milioni gli abitanti grazie elle migrazioni

Tra il 2001 e il 2011 sono arrivati soprattutto giovani tra i 20 e i 29 anni
Uno studio del professor Gian Carlo Blangiardo, demografo della Fondazione Ismu, indica come l’UE-28, composta da mezzo miliardo di abitanti, ne abbia complessivamente “guadagnati” 14 milioni nel 2001-2011 grazie alle migrazioni. Si tratta di un apporto che nel primo decennio del secolo ha interessato quasi esclusivamente la forza-lavoro giovane, in primo luogo i 20-29enni, e che è stato per lo più circoscritto ai 15 Paesi più occidentali del nucleo dell’Unione.
L’immissione di immigrati ha così creato un beneficio demografico immediato che si attenuerà però nel lungo periodo: il numero di nuovi anziani attesi nell’Unione a 28 è di 1,3 milioni superiore a quello risultante dalle stime della popolazione che entrerà nella fascia d’età 65-69 già nel 2016-2020, e nel 2026-2030 raggiungerà i 2,6 milioni per raddoppiare ancora (5 milioni) nel 2046-2050.

3. Gli ucraini in Italia sono oltre 200mila

Dal 2001 al 2009 sono aumentati di venti volte
L’ultima stima dell’Ismu indica che gli ucraini in Italia a inizio 2011 sono 234mila, a fronte di una popolazione in patria di circa 45 milioni di unità. Dal rapporto La Comunità Ucraina 2012 del Ministero dell’Interno emerge che il collettivo ucraino in Italia è in forte crescita (dal 2001 al 2009 è aumentato di venti volte). Si tratta inoltre di un gruppo composto per lo più da donne (81%), con una forte presenza in  in Campania (in cui risiede il 18,5% della popolazione, anche se la prima regione è la Lombardia, col 21,4%). L’età media è elevata, ovvero superiore ai 42 anni (oltre dieci in più della media degli altri cittadini extra-UE presenti in Italia). Solo in pochi hanno un permesso di soggiorno di lunga durata. Nel corso del 2012 le acquisizioni di cittadinanza italiana sono state un migliaio (nel 95,2% dei casi per matrimonio, per il 99,5% riferiti a donne).
Tre quarti della popolazione ucraina ultraquattordicenne risulta occupata, mentre il tasso di disoccupazione è del 7% (meno della metà della media tra gli stranieri extra-UE). La maggior parte lavora nell’area dei servizi alle persone, con redditi mensili inferiori ai 1.000 euro.
A causa di uno scarso insediamento familiare proprio, nell’anno scolastico 2012/’13 gli alunni ucraini in Italia sono stati solo 19mila su un totale di 787mila alunni stranieri. Sul lato del welfare, invece, nel 2010-2011 sono stati 34mila gli ucraini con sussidi disoccupazione, cassa integrazione o mobilità (su un totale di 386mila cittadini extra-UE che hanno chiesto i sussidi). Nel 2011 le pensioni di vecchiaia, per superstiti o invalidi, sono state invece 2mila (più che raddoppiate rispetto a due soli anni prima) su un totale di 27mila, più 911 di tipo assistenziale su 34mila in totale. Il congedo di maternità ha riguardato 1.770 ucraini nel 2011 e 573 hanno beneficiato di un congedo parentale. Gli assegni al nucleo familiare sono stati 7,9 mila.

 4. Le presenze straniere in Italia dal 1974 ad oggi

L’Ismu ha cercato di ricostruire la serie storica delle presenze straniere in Italia negli ultimi 40 anni. Se nel 1974 si contano 200mila stranieri, nel 1979 si passa a 300mila, nel 1986 si raggiunge già il mezzo milione di presenze. Il numero di un milione di stranieri si stima sia stato invece superato nel 1995, quota che raddoppia già nel 2000, fino ad arrivare ai tre milioni nel 2005. I quattro milioni sono stati infine raggiunti nel 2008 e l’ultimo dato indica 4,9 milioni di stranieri presenti in Italia a inizio 2013.
Da una decisa prevalenza femminile fino ai primi anni Ottanta, si è passati a una maggioranza maschile a fine secolo scorso. E dopo un breve periodo d’equilibrio, oggi, si è arrivati a una nuova leggera prevalenza femminile (del 53%, contro il 47% di maschi).

5. Religioni a Milano

Secondo le ultime stime Orim al 1° luglio 2013 nella città di Milano gli immigrati (regolari e irregolari) musulmani sono 68,1 mila, quelli cattolici 93,7 mila, quelli di altre religioni cristiane 46,6 mila. Seguono gli  induisti, 2,4 mila; i buddisti, 19,6 mila; i sikh, meno di 800; quelli d’altre religioni, 2,4 mila; e quelli di nessuna religione,  24,4 mila.
Gli immigrati musulmani presenti provengono in modo preponderante dall’Egitto (31.000; il 45,6% del totale), ma anche dal Marocco (9.200; il 13,5%) e dal Bangladesh (7.250; il 10,6%). In misura minore, provengono anche dall’Albania (2.400; il 3,6%), dal Senegal (2.200; il 3,2%), dallo Sri Lanka (2.100; il 3,1%), dalla Tunisia (1.500; il 2,2%), dal Pakistan (1.400; il 2,1%), dalla Turchia (1.200; l’1,7%) e dall’Eritrea (1.100; l’1,6%).
Gli immigrati cattolici a Milano, invece, provengono principalmente dalle Filippine (35.000, che da sole coprono il 37,3% del totale dei cittadini arrivati da Paesi a forte pressione migratoria di religione cattolica), dal Perù (18.700;
20,0%) e dall’Ecuador (12.300; 13,5%). Seguono a distanza gli srilankesi (4.700; 5,0%) e i salvadoregni (4.200; 4,5%), davanti a brasiliani (2.600; il 2,8%), boliviani (2.000; il 2,1%) e rumeni (1.700; l’1,9%), i cinesi (1.200; 1,3%).

Gli immigrati delle altre confessioni cristiane, prevalentemente ortodossi, provengono dalla Romania (11.600; per un quarto del totale delle altre confessioni cristiane a Milano), Ucraina (7.600; per il 16,4%), Filippine (5.600; per l’11,9%, in questo caso più spesso evangelici), Moldova (3.200; per il 7,0%), Perù (2.500;
per il 5,3%), Russia, Eritrea e Ecuador (tutti 1.800, per il 3,8% a testa).

6. Forum sull’immigrazione Metropolis 2014, anche tu puoi essere protagonista

Si sono aperte le iscrizioni alla Conferenza Internazionale Metropolis 2014 (www.metropolis2014.eu), il forum internazionale sull’immigrazione organizzato dalla Fondazione Ismu che si terrà a Milano dal 3 al 7 novembre 2014. Chi si iscrive entro il 15 luglio 2014 avrà diritto a un forte sconto sulle quote (www.metropolis2014.eu/page/25/Rates).

Per iscriversi basta compilare il modulo alla pagina: www.metropolis2014.eu/registration

Cosa è Metropolis. Metropolis è un forum internazionale che mette in connessione buone pratiche, politiche e ricerche in materia di migrazione. Metropolis mira ad approfondire l’analisi dei fenomeni sociali legati alle migrazioni, a incoraggiare le ricerche sulle politiche migratorie e a facilitare l’uso dei risultati delle indagini da parte dei governi e delle organizzazioni non governative. Nei suoi 18 anni di vita il progetto è cresciuto costantemente fino a coinvolgere attualmente vari Organismi internazionali, molte Istituzioni e Ong provenienti da Nord America, Europa e gran parte dell’Asia.
Quando è Metropolis. Quest’anno dal 3 al 7 novembre il forum si svolgerà in Italia a Milano. Si prevede che al convegno parteciperanno oltre 700 persone provenienti da più di 40 paesi diversi, tra policy maker, studiosi, ricercatori, studenti, docenti universitari, giornalisti, operatori del terzo settore che si occupano di immigrazione.

Proponi il tuo Workshop e i tuoi Paper individuali. Per partecipare direttamente alla conferenza Metropolis 2014, vi invitiamo a proporre il vostro workshop o i vostri paper individuali. Per maggiori informazioni e per le scadenze di invio: www.metropolis2014.eu/page/17/Workshops

Fai conoscere la tua organizzazione durante la Conferenza Internazionale Metropolis 2014. Metropolis 2014 è una vetrina unica per far conoscere la tua azienda/organizzazione/istituzione a un pubblico internazionale di oltre 700 delegati provenienti da oltre 40 paesi di tutto il mondo. Per maggiori informazioni su come partecipare a Metropolis 2014 come espositore vai alla seguente pagina: http://www.metropolis2014.eu/upload/files/M2014_Exhibitor.pdf oppure scrivi a info@metropolis2014.eu.

Vuoi diventare un nostro partner? Ti offriamo la possibilità di apparire sul nostro sito www.metropolis2014.eu con il banner della tua organizzazione, e in cambio ti chiediamo di pubblicare il nostro banner sul tuo sito. Se questa proposta ti interessa, o solo incuriosisce, ti preghiamo di scriverci a pressoffice@metropolis2014.eu indicando il nome dell’ente, un recapito telefonico, e un referente. Ogni proposta di cambio banner dovrà ottenere l’approvazione della nostra commissione di esperti.

Perché conviene comparire su www.metropolis2014.eu. Perché il sito di Metropolis è una vetrina internazionale visitata da utenti italiani e stranieri interessati al fenomeno dell’immigrazione. Solo nel mese di marzo gli accessi al sito sono stati più di 2000. Se deciderai di comparire su Metropolis 2014 avrai la possibilità di far conoscere la tua realtà agli utenti che transitano sul nostro sito (policy maker, studiosi, ricercatori, studenti, docenti universitari, giornalisti, operatori del terzo settore).

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