Nel corso del 2014 il settore Monitoraggio della Fondazione svilupperà la propria attività, come è tradizione, puntando innanzitutto su due aspetti fondamentali:

1)   La raccolta del materiale statistico proveniente sia da fonti primarie (Istat, Organismi e istituzioni internazionali, Istituti nazionali ed enti pubblici, ministeri, centri di ricerca, ecc.), sia da iniziative di ricerca a livello nazionale e internazionale. Il tutto con un appropriato lavoro di aggiornamento, di valutazione della qualità dei dati e di armonizzazione delle fonti.

2)   La diffusione del patrimonio di conoscenze così acquisito e la sua fruibilità da parte di tutti coloro che, per motivi di ricerca, di informazione o di divulgazione, risultano interessati ad approfondire la realtà migratoria nel suoi dettagli territoriali e nei diversi aspetti che la caratterizzano, con particolare attenzione alle dinamiche più recenti e alle problematiche emergenti.

Per le attività che gli sono proprie il settore Monitoraggio potrà tradizionalmente contare sulla collaborazione con uno staff di esperti, molti dei quali impegnati anche in altri settori della Fondazione, che risultano in possesso di ampie competenze sugli aspetti che più accentrano l’interesse e i bisogni di conoscenza del fenomeno migratorio (aspetti giuridici, lavoro, scuola, sanità, abitazione, devianza, volontariato e associazionismo, religione, ecc.). L’attività d’individuazione delle fonti, della documentazione e dei dati che entrano a far parte del Settore si avvale dell’interazione tra le competenze statistico-demografiche del personale che direttamente opera in questo campo e quelle dei numerosi specialisti coinvolti su tematiche e problematiche specifiche.

Oltre al lavoro di raccolta e diffusione delle informazioni statistiche secondo un orizzonte multidisciplinare, l’attività del 2014 prevede alcune altre iniziative e taluni approfondimenti in grado di accrescere la qualità del servizio agli altri settori della Fondazione e al sistema di utenza esterna.

In particolare:

a)   l’arricchimento del contenuto alla banca dati del Settore Monitoraggio e fruibile sul sito della Fondazione, da sviluppare nel quadro di una revisione del sito della Fondazione;

b)   la prosecuzione nell’attività di raccolta dei dati statistici di fonte accreditata, con uno specifico orientamento alla loro riorganizzazione secondo differenti dettagli territoriali (da quello locale riferito a dati provinciali/comunali a quello nazionale e all’internazionale, con specifico riferimento al contesto europeo allargato);

c)   la revisione e l’aggiornamento degli indicatori sintetici riguardanti la consistenza della presenza straniera, le caratteristiche strutturali della corrispondente popolazione e i diversi fenomeni (demografici, socio-culturali ed economici) che la vedono coinvolta;

d)   lo sviluppo, facendo seguito all’ampia diffusione esterna avviata gli scorsi anni, dell’esperienza di comunicazione periodica dell’attività di ricerca svolta nell’ambito dei diversi settori della Fondazione attraverso il Bollettino a cadenza quindicinale in ISMU.

Nell’ambito del settore monitoraggio l’attività per il 2014 prevede altresì:

1)   Il contributo alla realizzazione del XX Rapporto sull’immigrazione in Italia, con una lettura dei dati statistici che consentano di ricostruire le dinamiche e i cambiamenti che hanno caratterizzato gli ultimi vent’anni.

2)   La collaborazione all’attività di organizzazione di Metropolis 2014, con un supporto in termini di promozione e accreditamento dell’iniziativa.

3)   L’avvio di una nuova esperienza di misura dell’integrazione attraverso un’indagine nazionale con la partecipazione di numerosi centri di ricerca. Al progetto, da vedersi come nuova edizione dell’integrometro, hanno già dato il loro assenso centri di ricerca localizzati a Chieti, Bari, Catania, Napoli e Milano e altri che fanno riferimento a Firenze, Siena, Trento, Forlì e Roma sono in procinto di aderire. Il settore Monitoraggio svolgerà compiti organizzativi e curerà gli aspetti metodologici dell’iniziativa.

4)   Lo sviluppo delle attività di studio e messa a punto delle metodologie per l’analisi e la misurazione dei processi di integrazione, con particolare attenzione all’effetto delle così dette “buone pratiche” valutate su appropriate sottopopolazioni. Tali attività si ritiene possano adeguatamente venire finalizzate alla progettazione di iniziative di collaborazione sul piano internazionale, in primo luogo in ambito Comunitario;

5)   Sono altresì in corso iniziative per a) la prosecuzione (fase 2) della ricerca ICS realizzata nel 2011-2012 in collaborazione con il Migration Policy Group e la King Baudouin Foundation di Bruxelles; b) lo sviluppo in ambito italiano del progetto Regane, coordinato da ICPMD di Vienna.

6)   Il completamento dello studio del contributo degli immigrati nel lavoro di cura (badanti), nel quadro della ricerca in collaborazione con Censis;

7)   Lo svolgimento della parte di rilevazione statistica della ricerca per conto di OASIS, in collaborazione con il Centro Famiglia dell’Università Cattolica;

8)   La prosecuzione della ricerca (II anno) nell’ambito del progetto Jessica.

9)   Il completamento delle attività relative all’affidamento dello studio sui Rifugiati-richiedenti asilo, da parte del Settore Statistica del Comune di Milano.

 Come già negli scorsi anni, anche nel 2014 l’attività del settore Monitoraggio è destinata a interagire con i flussi informativi che derivano dalle altre iniziative attive presso la Fondazione. In particolare, con riferimento all’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità (giunto al suo tredicesimo anno di vita), ci si propone di proseguire nella valorizzazione dei risultati e nella loro diffusione. L’obiettivo per il 2014 è di continuare a rendere disponibili entro la comunità scientifica (nazionale e internazionale) i data base che derivano dalle indagini annuali dell’Osservatorio. Tale diffusione, che in ogni caso avviene solo successivamente al pieno utilizzo dei dati per le finalità dell’Osservatorio e per le analisi interne alla Fondazione, consente di realizzare un ulteriore ampio accreditamento, soprattutto sul piano europeo, di quelle iniziative e quelle metodologie di indagine a “marchio Ismu” che si sono consolidate nel corso di oltre un decennio.