Riforma del Regolamento di Dublino: un primo passo verso la solidarietà tra Stati
Il 19 ottobre 2017 rappresenta una data importante per quanto riguarda il diritto di asilo. Con 43 voti favorevoli e 16 contrari la Commissione libertà civili del parlamento europeo ha infatti votato favorevolmente alla riforma del Regolamento di Dublino dando così una prima risposta alla condizione di incertezza in cui vivono molte persone e alle difficoltà di accoglienza di alcuni Paesi tra i quali, è noto, l’Italia.
Tra le novità principali della misura si evidenzia l’abolizione del principio secondo il quale il paese di primo ingresso è chiamato a farsi carico delle procedure di analisi della domanda di asilo. Al riguardo la revisione del Regolamento prevede che si dia rilievo ai legami familiari (allargando anche a fratelli, sorelle e figli adulti in carico ai genitori) nella scelta del paese che accoglierà la persona valutando la richiesta di protezione presentata.
La ripartizione della responsabilità tra i paesi membri verrebbe garantita attraverso un meccanismo permanente e automatico di ricollocamento basato su quote. Tale aspetto riporta alla luce il tanto discusso principio di solidarietà tra gli Stati come da articolo 80 del Trattato dell’Unione Europea.
Gli aspetti positivi di una simile riforma sono evidenti, ma non mancano anche alcuni elementi che meritano di essere monitorati costantemente: la questione dei minori. La riforma infatti riguarderebbe, se approvata allo stato attuale, anche lo spostamento di minori tra gli Stati. Fino ad oggi si è ritenuto di dover limitare al massimo i movimenti di minori nel rispetto della particolare condizione degli stessi. Pur riconoscendo il valore di tali scelte, si ritiene che la riforma se ben fondata sul principio del “best interest of the child” possa aprire nuovi scenari positivi anche per questa particolare categoria di persone.
Il testo approvato è ora al vaglio del Consiglio europeo e la speranza di tutti è che i capi di Stato, divisi da tempo su tali questioni, possano raggiungere un accordo.
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