Elezioni ceche: a tutta destra

Come previsto dai sondaggi di opinione, Andrej Babiš vince le elezioni legislative tenutesi la scorsa settimana (29,6% dei voti). Supera la gara con tre volte più voti dei suoi contendenti, anche loro euroscettici, del partito Democratico Civico (ODS; 11,3%) e del partito della Libertà e Democrazia Diretta (SPD; 10,6%). Bohuslav Sobotka, Premier uscente, e il suo partito Social Democratico (ČSSD), sono i principali perdenti di queste elezioni, sostenuti soltanto dal 7,3% dei votanti, 13,2 punti percentuali in meno rispetto al 2013 (vedasi Grafico 1).

Grafico 1 – Risultati delle elezioni ceche del 2017 confrontati a quelli del 2013

Fonte: elaborazione ISMU su dati Česká televise

Tuttavia, se Babiš esce indubbiamente vincente da queste elezioni, costruire una coalizione potrebbe rivelarsi per lui difficile. Innanzitutto perché Babiš è accusato di frode, il che potrebbe essere problematico per un leader cosiddetto anti-establishment. Quando era ministro delle finanze nel governo uscente, avrebbe usato sussidi europei per scopi personali. Poi, perché potrebbe avere difficoltà a raggiungere un’intesa con le altre forze politiche. L’ODS, euroscettico, e il SPD, anch’esso euroscettico e fortemente contrario all’immigrazione, potrebbero rifiutarsi di coalizzarsi con il Premier, dopo le dichiarazioni pro-UE da lui rilasciate al momento della vittoria. Come sostiene l’Independent, il tono delle dichiarazioni era questo: “Siamo orientati verso l’Europa (…) Non siamo una minaccia per la democrazia. Sono disposto a combattere per i nostri interessi a Bruxelles. Siamo una parte risoluta della UE. Siamo una parte risoluta della NATO.”

Con la svolta a destra del futuro governo, la Repubblica Ceca entra a pieno titolo nel “club” costituito da Polonia, Ungheria e ora anche Austria (a cui si potrebbero aggiungere la Danimarca, il cui governo conta sul sostegno del partito Popolare Danese, e la Finlandia, che conta nella sua coalizione il Party Finn’s). Quindi no, il populismo non è ancora alle spalle. Le elezioni ceche sembrano la risacca dell’ondata populista che si è abbattuta sull’Europa nel corso degli ultimi tre anni.