L’islam nelle carceri italiane
L’islam nelle carceri italiane
di Antonio Cuciniello. Paper, ottobre 2016
La popolazione detenuta in Italia è una realtà composita e complessa, e i cambiamenti demografici in atto in Italia influenzano inevitabilmente in modo diretto anche la sua composizione. Se nei primi anni ’90 gli stranieri rappresentavano poco più del 15% dei carcerati, oggi questi raggiungono il 35% del totale (18.311, di cui 17.441 uomini e 870 donne).
Da un punto di vista religioso, oltre alle presenze di cristiani di diverse confessioni, indù, sikh e buddisti, tra gli stranieri in regime di detenzione, la religione islamica è in percentuale quella prevalente. Un indicatore significativo è rappresentato dalla consistenza della componente maghrebina (Marocco: 3.146; Tunisia: 1.996; Algeria: 403), di cui la maggior parte si dichiara, o è presumibilmente, di fede islamica. Perciò, considerando anche i reclusi di provenienza asiatica e dall’Africa nera, si può stimare che più di un detenuto straniero su tre sia musulmano.