Religioni in Italia e nel mondo

Religioni nel mondo

In The Global Religious Landscape. Report 2010 il Pew Research Center segnala come il 3% degli induisti, il 13% dei cristiani, il 27% dei musulmani, il 59% degli ebrei e il 72% dei buddisti vivono in stati dove sono minoranza. I musulmani sono maggioranza in Nord Africa e Asia occidentale, i cristiani nelle Americhe, in Europa e nell’Africa del Sud e del Centro — di strettissimo margine in Nigeria (49,3% vs 48,8%) — mentre l’Asia orientale si divide tra varie maggioranze religiose nazionali. In tutto il mondo 1,6 miliardi, rasentano il 100% i musulmani in Afghanistan, Marocco e Somalia, anche se i gruppi maggiori sono in Indonesia (209 milioni), India (176), Pakistan (167) e Bangladesh (134). Fra i 2,2 miliardi di cristiani si segnalano Usa (243 milioni) e Brasile (173). L’età mediana dei musulmani è di 23 anni, contro i 30 dei cristiani. Musulmana è il 13,7% della popolazione in Bulgaria; il 7,5% in Francia; il 6% nei Paesi Bassi, Belgio e Germania; il 5% in Austria, Grecia e Svezia; il 4% nel Regno Unito e in Italia, il 2% in Spagna; meno dell’1% in Portogallo, Romania, Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria.

Religioni in Italia

Sono meno di 1,6 milioni i musulmani stranieri in Italia
I musulmani sono diminuiti rispetto a due anni fa. Stime Ismu ottenute applicando la media dei profili religiosi per cittadinanza osservati in Lombardia durante le ultime due survey, indicano al 1° gennaio 2013 meno di 1,6 milioni di musulmani stranieri in Italia, di cui 459mila in Lombardia. Meno incidenti tra gli stranieri in Italia sono invece le altre componenti religiose, per un totale di 344mila unità, complessivamente meno di atei e agnostici (352mila).
Un terzo dei musulmani in Italia è marocchino, uno su sei albanese, l’8% tunisino, il 6% a testa egiziano o senegalese, il 5% a testa pakistano o bangladesho, anche se in Lombardia sono sovrarappresentati gli egiziani (17%) secondi dietro ai marocchini (28%). I cattolici provengono invece nell’ordine da Romania, Albania, Filippine (primi in Lombardia), Perù, Ecuador e Polonia, mentre la maggioranza degli altri cristiani è rumena, ucraina e  moldova. Gli atei o agnostici sono soprattutto cinesi (38%), albanesi (22%), rumeni (12%), bulgari (6%), serbi o croati (5% in totale).

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Religioni a Milano

Secondo le ultime stime Orim al 1° luglio 2013 nella città di Milano gli immigrati (regolari e irregolari) musulmani sono 68,1 mila, quelli cattolici 93,7 mila, quelli di altre religioni cristiane 46,6 mila. Seguono gli  induisti, 2,4 mila; i buddisti, 19,6 mila; i sikh, meno di 800; quelli d’altre religioni, 2,4 mila; e quelli di nessuna religione,  24,4 mila.
Gli immigrati musulmani presenti provengono in modo preponderante dall’Egitto (31.000; il 45,6% del totale), ma anche dal Marocco (9.200; il 13,5%) e dal Bangladesh (7.250; il 10,6%). In misura minore, provengono anche dall’Albania (2.400; il 3,6%), dal Senegal (2.200; il 3,2%), dallo Sri Lanka (2.100; il 3,1%), dalla Tunisia (1.500; il 2,2%), dal Pakistan (1.400; il 2,1%), dalla Turchia (1.200; l’1,7%) e dall’Eritrea (1.100; l’1,6%).
Gli immigrati cattolici a Milano, invece, provengono principalmente dalle Filippine (35.000, che da sole coprono il 37,3% del totale dei cittadini arrivati da Paesi a forte pressione migratoria di religione cattolica), dal Perù (18.700;
20,0%) e dall’Ecuador (12.300; 13,5%). Seguono a distanza gli srilankesi (4.700; 5,0%) e i salvadoregni (4.200; 4,5%), davanti a brasiliani (2.600; il 2,8%), boliviani (2.000; il 2,1%) e rumeni (1.700; l’1,9%), i cinesi (1.200; 1,3%).

Gli immigrati delle altre confessioni cristiane, prevalentemente ortodossi, provengono dalla Romania (11.600; per un quarto del totale delle altre confessioni cristiane a Milano), Ucraina (7.600; per il 16,4%), Filippine (5.600; per l’11,9%, in questo caso più spesso evangelici), Moldova (3.200; per il 7,0%), Perù (2.500;
per il 5,3%), Russia, Eritrea e Ecuador (tutti 1.800, per il 3,8% a testa).